Max racconta:
Chiara Caciagli e mio fratello Gianluca era già un po' di tempo che animavano il coro parrocchiale alle messe "dei ragazzi" (delle 10:00) della domenica con i canti liturgici. In occasione del compleanno di mio fratello nel settembre del 2013, Chiara era ospite a cena a casa nostra insieme agli amici anche loro facenti parte del coro. Chiara, che aveva preso la direzione del coro, aveva ricevuto in regalo da un artigiano del legno, ospite alla Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni Paolo XXIII° di Rimini dove lavorava, un Cajon realizzato a mano con alcune incisioni pirografate. Chiara, sapendo che suono la batteria, mi chiese se lo sapevo suonare e se mi andava di suonarlo in chiesa alle messe. Fu così che, dopo poco, una domenica mattina andai a messa e lei portò questo Cajon. Mi sedetti sopra e lo provai a suonare durante la messa. Le prove dei canti furono molto utili per imparare e conoscere meglio i brani. Quel periodo, nonostante la frustrazione di alzarmi presto anche la domenica, ci andavo volentieri.
Chiara, con l'ospitalità della Comunità Giovanni Paolo XXIII° dove lavorava, nel luglio del 2014 organizzò, per noi giovani del coro parrocchiale, una sorta di vacanza sociale dove ci ha fatto conoscere queste realtà dove aiutano e sostengono persone di ogni età, con situazioni familiari e personali diverse. Quella esperienza credo sia stata quella che mi ha reso ancora più sensibile a certe tematiche e per questo non ringrazierò mai abbastanza Chiara e la Comunità Papa Giovanni XXIII°.